Casa della Pace aderisce ad appelli che vengono promossi dalle associazioni della propria rete o da altre realtà/persone che hanno a cuore l'eliminazione della guerra e la necessità di sensibilizzare su temi fondamentali per la nostra Terra comune.
Ma tutti abbiamo la possibilità di fare la nostra parte per portare attenzione su argomenti e lotte che ci sono care.
Per questo invitiamo ad aderire a:
1.

Per un cessate il fuoco permanente e una soluzione politica
Un appello di organizzazioni, gruppi e individui italiani per la fine della guerra a Gaza.
La fragile tregua ottenuta per Gaza è il frutto di una lunga mediazione internazionale, ma servono un cessate il fuoco permanente e una vera soluzione politica per una prospettiva concreta di pace e giustizia.
Per registrare la propria adesione collegarsi a https://cessateilfuoco.org/
di: Emergency, Laboratorio Ebraico Antirazzista, AssopacePalestina, Mediterranea Saving Humans, Cessateilfuoco,
l 7 ottobre Hamas ha ucciso e rapito civili inermi nelle loro case, per strada, a un festival, sottraendoli alle loro famiglie. È stato un attacco che ha colpito prevalentemente civili ebrei israeliani, tra cui bambini, anziani, attivisti storici per la pace e contro l’occupazione ma anche lavoratori migranti, palestinesi con passaporto israeliano o residenti in Israele. Sono seguite settimane di bombardamenti indiscriminati da parte del governo israeliano contro la popolazione di Gaza, con scuole ed ospedali divenuti cimiteri. Più di un milione di palestinesi è stato costretto a lasciare le proprie case per dirigersi nel sud di Gaza, che non è più un luogo sicuro. Non ci sono corridoi umanitari adeguati, acqua, cibo, energia. In Cisgiordania, è cresciuta esponenzialmente la violenza da parte di coloni armati contro la popolazione civile palestinese.
Davanti a questi orrori, l’opinione pubblica internazionale in Europa si è polarizzata, con il ritorno di gravissimi episodi di antisemitismo e islamofobia, riportandoci alla retorica dello scontro di civiltà che ha fatto danni enormi negli ultimi decenni. La lotta contro l’antisemitismo non può essere né una mossa ipocrita per cancellare il retaggio del fascismo, né un’arma in più per reprimere il dissenso e alimentare xenofobia e pregiudizio antiarabo. Deve invece essere parte integrante della lotta contro ogni forma di razzismo.
Questa logica binaria – da una parte o dall’altra – è la trappola a cui è necessario sottrarsi in questo momento. Non si può cancellare l’orrore del 7 ottobre, ma si può fermare la strage a Gaza. Un crimine di guerra non ne cancella un altro: alimenta solo l’ingiustizia che prepara il terreno ad altra violenza.
Rivendichiamo il diritto e il dovere di guardare la guerra sempre dal punto di vista delle vittime, perché sono loro l’unica certezza di ogni conflitto. La protezione dei civili, senza distinzione di nazionalità, residenza o religione, e degli ospedali, deve essere il primo obiettivo di un’azione diplomatica della comunità internazionale e delle forze della società civile.
Chiediamo la fine definitiva del massacro a Gaza, l’avvio di corridoi umanitari adeguati e la liberazione di tutti gli ostaggi. In Israele oltre mille palestinesi sono trattenuti in detenzione amministrativa, tra cui centinaia di minori, di cui chiediamo il rilascio. È necessaria una soluzione politica a partire dalla fine del regime di apartheid e delle politiche di colonizzazione e di occupazione militare israeliane. Non potrà mai esserci sicurezza – per i palestinesi, per gli israeliani, per nessuno di noi, – senza eguaglianza, diritti e libertà.

Adesioni collettive Amnesty International Italia |
Comunità Kairòs Every child is my child Associazione SenzaConfine Casetta Rossa Articolo 21 Circolo Gianni Bosio Comunità di San Benedetto al Porto Medicina democratica Sos Villaggi dei bambini Coordinamento Capitanata per la pace – Foggia Cemea del Mezzogiorno Federazione italiana dei CEMEA Ets Acque Correnti ANPI Flai Cgil |
2.

Israele-Gaza: una crisi dei diritti umani senza precedenti
Oltre un milione di persone in tutto il mondo ha chiesto come te un immediato cessate il fuoco in Israele e nei Territori occupati palestinesi.
Nonostante gli appelli internazionali, le notizie che arrivano dalla Striscia di Gaza sono sempre più terrificanti. La popolazione civile in fuga non ha alcun posto sicuro dove rifugiarsi e continuano a mancare beni essenziali: carburante, cibo, medicine. Dall’inizio della guerra e dopo oltre 1400 vittime in Israele e quasi 11.000 nella Striscia di Gaza, più della metà delle quali donne e bambini, dobbiamo tenere alta l’attenzione e continuare a fare pressione.
Aiutaci a coinvolgere altre persone.
APPELLO DI AMNESTY INTERNATIONAL ITALIA
FIRMA L'APPELLO
L’attuale escalation di violenza in Israele e a Gaza è senza precedenti. Sono già migliaia le vittime civili da entrambe le parti e la situazione umanitaria è drammatica. Seguendo i nostri principi di imparzialità e indipendenza , stiamo monitorando le attività di tutte le parti in conflitto e continueremo a pubblicare le nostre indagini sulle violazioni dei diritti umani nell’area. Continueremo a fare pressione affinché le autorità israeliane e i gruppi armati palestinesi rispettinoil diritto internazionale umanitario.
In particolare chiediamo:
- ai gruppi armati palestinesi e alle autorità di Israele di dare la massima priorità alla protezione della popolazione civile;
- a tutti i gruppi amati palestinesi di liberare immediatamente e senza condizioni tutti i civili presi in ostaggio;
- a Israele di porre fine al blocco illegale di Gaza, in vigore da 16 anni, e di porre fine agli attacchi illegali.
Sollecitiamo i leader dell’Unione europea a pretendere il rispetto senza compromessi del diritto internazionale e di attivare tutti i canali necessari per giungere ad un cessate il fuoco.
Infine chiediamo alla Corte penale internazionale di accelerare i passi avanti nell’indagine aperta nel 2021 sulla situazione nello Stato di Palestinae di includervi i crimini recentemente commessi da tutte le parti in conflitto.
CHIEDI UN IMMEDIATO CESSATE IL FUOCO A TUTTE LE PARTI IN CONFLITTO PER PORRE FINE ALLA SOFFERENZA DELLA POPOLAZIONE CIVILE
L’escalation senza precedenti del conflitto tra Israele da un lato e Hamas e altri gruppi armati palestinesi dall’altro sta distruggendo innumerevoli vite.
Gli incessanti bombardamenti israeliani stanno facendo salire in modo impressionante il numero delle vittime civili a Gaza: al momento della pubblicazione di questo appello sono almeno 8000, inclusi moltissimi minori . Questa è stata la risposta agli orribili attacchi compiuti in Israele da Hamas e altri gruppi armati palestinesi, che hanno causato circa 1400 morti. Almeno 200 israeliani presi in ostaggio da Hamas e da altri gruppi armati palestinesi restano in pericolo. I razzi che continuano a essere lanciati contro Israele pongono a rischio la popolazione civile.
L’ assedio rafforzato di Israele nei confronti di Gaza ha bloccato l’ingresso di beni fondamentali come acqua, cibo e carburante , costringendo oltre due milioni di abitanti a lottare per la sopravvivenza. La catastrofe umanitaria provocata da 16 anni di blocco illegale di Israele nei confronti della Striscia di Gaza occupata non potrà che peggiorare se i combattimenti non si fermeranno immediatamente.
Tutte le parti in conflitto continuano a commettere gravi violazioni del diritto internazionale umanitario, compresi crimini di guerra.
Di fronte a questa devastazione e a questa sofferenza senza fine, deve prevalere l’umanità.
Firma la nostra petizione e sollecita i leader mondiali a chiedere un immediato cessate il fuoco a tutte le parti in conflitto e a porre fine alla catastrofe umanitaria in corso a Gaza.