Manifestazione per Rojava

Il 16 luglio Casa della Pace è scesa in piazza per manifestare insieme a Rete Kurdistan, Donne in nero e tanti altri per difendere la rivoluzione del Rojava dall'attacco della Turchia.
Le nostre iniziative

Manifestazione per Rojava

FERMARE SUBITO LA GUERRA DI ERDOGAN

La Turchia sta accelerando sull'attacco contro i kurdi e le kurde in Siria. Il ministro della guerra Aktar ha radunato i suoi generali e si è lamentato dei presunti attacchi dei combattenti kurdi contro le unità militari di Ankara in Siria. "Reagiremo presto! Nessuno ci fermerà"!

Stranamente questi sviluppi vanno di pari passo con il risveglio di Isis nel nord est siriano. Non sono coincidenze, ma conseguenze.

Non possiamo guardare dall'altra parte. I e le combattenti kurdi/e non lo meritano.

Per dimostrare che siamo al loro fianco, per denunciare la sempre maggiore e violenta repressione del dittatore Erdogan fuori e dentro la Turchia, Casa della Pace si è ritrovata Sabato 16 Luglio in Piazza Garibaldi a Parma insieme a:

Rete Kurdistan Emilia Romagna, Donne in nero, Ciac, Art lab, Casa delle Donne Parma, Coro dei Malfattori, Rifondazione Comunista , Gruppo anarchico A.Cieri Parma, Officina Popolare, Comunità Palestinese Parma, Potere al Popolo Parma e Provincia, Le Giraffe, Collettivo TBD, Witness Journal Parma; e a tutte le associazioni, gruppi, singoli che hanno i Kurdi e le Kurde nel cuore.



Qui riportiamo l'appello diffuso durante la manifestazione:

"Nel silenzio complice del mondo occidentale la Turchia, che è il secondo esercito della NATO, uccide e invade.

Dal 17 aprile Erdogan sta bombardando i campi profughi e i territori abitati dai curdi nel Nord Iran e nella Siria, con la volontà espressa di occupare quei territori. Le forze armate turche stanno utilizzando artiglieria pesante, aerei da guerra, droni, elicotteri e forze di terra.

Da decenni il mondo occidentale accetta silenziosamente che la Turchia, paese membro della NATO, attacchi i curdi e violi i loro diritti umani. Mentre l’invasione russa dell’Ucraina è stata giustamente e rapidamente condannata e sanzionata, nulla si dice dell’invasione da parte della Turchia, non si ipotizzano sanzioni contro la Turchia, non si cessa di venderle armi, non si organizzano corridoi umanitari per proteggere le persone sottoposte ai bombardamenti.

SOLIDARIETA’ AI CURDI"

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