Le Donne in Nero si presentano: Pacifistə, femministə e non violentə

Siamo un movimento nato nel 1988 in Israele da 8 donne che rifiutavano l'occupazione e la colonizzazione della Palestina. Da lì, rapidamente, si è esteso a tutto il mondo ed oggi esistono Din ovunque, anche a Parma.
Le nostre iniziative

Le Donne in Nero si presentano: Pacifistə, femministə e non violentə

   





Durante la prima Intifada, nel 1988, alcune pacifista israeliane decisero di opporsi alla occupazione dei territori palestinesi buttando le basi per il movimento pacifista internazionale “Donne in nero”.
Tutto ebbe inizio all’epoca della prima Intifada.
Volevamo sostenere la lotta palestinese, perciò cominciammo a stare in piedi con i cartelli che chiedevano la fine dell’occupazione. Era la cosa più semplice e più visibile che potevamo fare



Dafna Kaminer

Donne in nero cartello

 L’iniziativa fu di 8 donne di Gerusalemme, ma ben presto coinvolse alcune centinaia di donne in tutto Israele. Le veglie duravano un'ora, erano agli incroci delle vie principali delle città, le donne indossavano abiti neri e cartelli a forma di mani con scritte bianche in cui scrivevano: “Fermate l'occupazione”. Le Din si riunivano con qualsiasi condizione atmosferica e a prescindere da ogni circostanza politica. Nel 2000, con lo scoppio della seconda Intifada, le proteste si estesero e si allargarono ad altri paesi. Le veglie delle Din si sono diffuse tramite passaparola e la semplice struttura della partecipazione ne ha agevolato la diffusione.


Un incontro fecondo fu l'incontro fra Din e femminismo. Le Din ridefinirono la tradizionale percezione della femminilità e della lotta politica. Presentavano un differente, seppur non evidente sistema simbolico: il linguaggio del corpo, il colore nero, la costante presenza nel tempo e nello spazio, il silenzio. L'uso del corpo per protestare ha il duplice significato sia militare che sessuale: in ebraico la parola occupazione significa Occupazione israeliana dei territori palestinesi e occupazione del corpo delle donne. Il nero, in alcune culture, significa Lutto e l’atto femminista di vestirsi in nero trasforma il tradizionale lutto passivo delle donne in un potente rifiuto della logica della guerra. Il silenzio è l'alto urlo silenzioso che da voce a chi non ha voce.


Donne in nero Cartello


Le donne in nero si oppongono attivamente:

alla guerra; al militarismo; alla violenza; alle ingiustizie; alla non accoglienza.

Donne in nero Cartello

Il movimento si è poi diffuso spontaneamente di paese in paese, in ogni posto dove le donne volevano dichiararsi contrarie all'ingiustizia e alla violenza: dal Canada, agli USA, all’Europa e anche all’Italia. In Italia le DIn sono state particolarmente attive durante la prima e la seconda guerra del Golfo e durante la guerra dei Balcani: le Donne in nero di Belgrado furono (e sono) un esempio importantissimo di cooperazione interetnica. Esempio e stimolo per le donne di tutto il mondo.

Allora anche a Parma, a Reggio Emilia e in tutta Italia si è sviluppato un importante movimento di donne. Siamo state attive, vigili, presenti. Abbiamo partecipato attivamente al movimento pacifista accogliendo disertori e dando voce a chi era contro la guerra. Poi, come succede spesso ai movimenti, ci siamo disperse. Ora siamo tornate e davanti all'assassina tracotanza di Israele, davanti alle tragedie dell'Afghanistan, davanti alle ferite del Sud America e della Birmania, davanti alla tragedia dei migranti ai confini d'Europa, il nostro urlo silenzioso è più forte di prima.

Ora abbiamo ricominciato, rinnovate con l'adesione di altre donne  - abbiamo riempito la piazza con la nostra silenziosa presenza. Abbiamo fatto parlare per noi i cartelli e le immagini che ci siamo appese al collo e i volantini distribuiti ai passanti. Abbiamo intenzione di continuare a testimoniare nelle piazze di Parma l'importanza di tenere viva l’attenzione su tutte le situazioni di conflitto e di guerra per rifiutare la logica delle armi e del nazionalismo.




Donne in nero cartello

Donne in nero cartello


Donne in nero cartello

Donne in nero cartello

Per questo ci troviamo ogni sabato sotto i portici del Grano dalle 10.00 alle 11.00. In semicerchio, in un silenzio in nero che lascia parlare i nostri cartelli, i nostri volantini. In un contatto di piccolo gesto che incontri volti e sguardi e vicinanza che educhi alla Pace.

(Racconto: "Le "donne in nero" di Parma", pubblicato in "dalla parte del torto", inverno 2021-2022, anno XXIV, numero 95)

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