Disarmo
Il rifiuto delle guerre torna ad unire i movimenti europei
(Immagine: "La manifestazione "Europe for peace" di Roma - Andrea Sabbadini" )
Il rifiuto delle guerre torna ad unire i movimenti europei
"2022FIRENZE.EU. Nella prima giornata delle assemblee di convergenza di 150 fra organizzazioni e reti sociali continentali, si discute delle nuove campagne di sensibilizzazione e di protesta. A partire dalla pace sempre più necessaria, mentre le istituzioni nazionali e sovranazionali spingono per il riarmo "fino alla vittoria finale".
E’ il rifiuto delle guerre, da quella russo ucraina ai conflitti “dimenticati” nel continente africano, il filo che torna a legare i movimenti sociali continentali, riuniti a Firenze non tanto per ricordare l’esperienza del primo Forum sociale di vent’anni fa, quanto per evidenziare alcuni macro-temi su cui avviare nuove campagne di sensibilizzazione e di protesta. “Le grandi sfide di oggi – sintetizza Tommaso Fattori – che oltre alle guerre ci interrogano sul collasso climatico e ambientale del pianeta, sull’aumento esponenziale delle disuguaglianze, e sullo svuotamento di fatto della democrazia da parte di un sistema di potere a-democratico e sempre più pervasivo”.
Nella prima giornata di una “assemblea di convergenza” che andrà avanti anche oggi [12 novembre ndr], di fronte all’interrogativo su dove stia andando l’Europa e quale sia il suo ruolo in una fase così tumultuosa, gli interventi degli attivisti delle circa 150 organizzazioni presenti si concentrano anzitutto sul conflitto bellico in corso nel cuore del vecchio continente. Denunciando ancora una volta la sordità delle istituzioni nazionali e sovranazionali, che invece di ascoltare le richieste di ampi strati della società per l’avvio di reali negoziati tesi a fermare bombardamenti quotidiani, migliaia di lutti e devastazioni di interi territori, vanno avanti sull’assunto di una guerra che va alimentata “fino alla vittoria finale. “Il Parlamento europeo – ricorda nel suo intervento il presidente dell’Anpi, Gianfranco Pagliarulo – ha dato il suo via libera a una risoluzione che parla proprio di ‘vittoria finale’, assecondando la decisione della Commissione Ue di finanziare massicciamente l’invio di ulteriori armamenti. Nella risoluzione non compaiono mai le parole ‘pace’ e ‘negoziato’, stracciando di fatto il Trattato di Lisbona e i suoi principi, all’epoca solennemente scanciti”.”....
A vent'anni dal primo Forum Sociale Europeo, 2022Firenze vuole essere un'ulteriore occasione, insieme ad altre che si stanno svolgendo in Europa, per favorire la convergenza degli attori sociali, delle organizzazioni e dei movimenti sociali europei, dopo un lungo periodo di frammentazione geografica e tematica e in un momento tragico.
A novembre ricorrono i 20 anni dalla prima edizione del Forum sociale europeo, svoltasi a Firenze dal 6 al 10 novembre 2002. L’evento è stato uno dei momenti più grandi, partecipati e importanti del movimento altermondialista europeo e mondiale.
Solo un anno dopo la dura repressione statale di Genova, e nonostante i ricorrenti tentativi di criminalizzare il movimento, esso è arrivato a Firenze ancora più grande, più ampio e più forte, ed è stato accolto da una città aperta, solidale, impegnata e coraggiosa. Durante il FSE di Firenze abbiamo promosso e lanciato la più grande manifestazione mai tenuta al mondo, quella contro la guerra in Iraq del 15 febbraio 2003.
Un incontro europeo dei movimenti sociali e degli attori collettivi si è tenuto a Firenze il 10, 11, 12 e 13 novembre 2022. Dovrebbe essere un passo avanti nel processo di ricostruzione di una rete di comunicazione, collaborazione e possibile convergenza in grado di affrontare i tempi drammatici che stiamo vivendo: guerra, crisi eco-climatica, aumento esponenziale delle disuguaglianze sociali e di genere, crisi democratica.