Buone nuove
Citta' italiane si mobilitano per la pace
1.
LA VIA MAESTRa
Presentato all'ANPI il coordinamento locale.
CGIL, ANPI, DONNE IN NERO, WWF, ARCI, LEGAMBIENTE, CDC, CASA DELLA PACE, LIBERA, UDU, CIAC, ANPPIA, AUSER: le tante anime della società civile in difesa della Costituzione
13 APRILE 2024
"Lisa Gattini ha spiegato che "il contenitore de "La via maestra", costituito a livello nazionale nel 2023, si sostanzia in tre gruppi di lavoro: democrazia, premierato e informazione;lavoro, transizione e ambiente;welfare pubblico e diritti universali. Ma nessuno dei temi è slegato dagli altri, tutti sono interdipendenti".
"Gli attacchi alla Costituzione, che nasce come rottura con il passato fascista, affiancando l'assicurazione dei diritti all'affermazione che la Repubblica è impegnata a garantirne l'effettività, risalgono ai primissimi anni dalla sua promulgazione", ha ricordato Brunella Manotti. "E ancora oggi, come si legge nell'appello dell'ANPI per uno straordinario 25 aprile, tutto è in pericolo"...
2.
Tra febbraio e marzo,
Piacenza ha promosso la "Tenda della Pace"
"A partire da sabato 24/02/24 in Piazza Mercanti attorno ad una simbolica e concreta Tenda della Pace 15 iniziative per dire“Non ci stiamo alla guerra! Cessino le guerre! Tacciano le armi per sempre!”. Si svolgeranno diverse attività tutti i giorni, alle quali potranno partecipare bambini, giovani e adulti. La tenda sarà animata a turno da volontari delle diverse associazioni (oltre 30) che compongono il variegato arcipelago di Europe for Peace Piacenza che ha promosso l’iniziativa.
L’iniziativa della Tenda della Pace ha l’ambizione di suscitare discussione e riflessione per cercare di ridare speranza alla Pace e alla convivenza tra le popolazioni che compongono il Pianeta."
(fonte: www.piacenza24.eu)
Nuovi incontri alla tenda della pace...
...Più tardi la Tenda per la pace ha ospitato Chiara Zambelloni e Enea Amaducci, due giovani rappresentanti della Casa della pace di Parma, una interessante realtà che riunisce dal 2021 molte associazioni che hanno chiesto ed ottenuto dal Comune un assessorato con delega alla pace per avere appoggio nel promuovere una cultura della pace e non violenza. L’incontro è stato uno scambio proficuo di esperienze. Tra le varie attività realizzate a Parma è stata sottolineata l’importanza del Festival della pace che per due mesi propone alla città incontri di approfondimento, proiezioni e mostre e la creazione di una “rete di scuole”. Si è parlato infine di possibili collaborazioni e scambi per il futuro...
di Piacenza Sera | 9 MARZO 2024
3.
Reggio Emilia, Città per la pace
La rete Europe for Peace di Reggio Emilia chiede alle forze politiche che si candidano a governare la nostra Città
di prevedere nel proprio programma l’Assessorato alla Pace, alla Nonviolenza ed alla Cooperazione internazionale.
La nostra Città è storicamente caratterizzata dal diffuso impegno per la pace promosso da una cittadinanza attiva e responsabile che ha svolto nel tempo innumerevoli mobilitazioni e iniziative culturali e politiche volte a prevenire e contrastare le guerre, favorire il dialogo internazionale, accogliere profughi, raccogliere e inviare aiuti umanitari nei contesti di conflitto armato e in campi di rifugiati con i quali si hanno legami istituzionali.
Inoltre, spesso le Amministrazioni comunali hanno saputo coltivare rapporti di solidarietà internazionale con i popoli in lotta per i propri diritti, come con il Mozambico, il Sudafrica, il Sahara Occidentale. Una menzione particolare in questo periodo storico merita l’impegno decennale dei reggiani a sostegno della resistenza nonviolenta del popolo palestinese sotto occupazione israeliana e per la riconciliazione e la convivenza pacifica con Israele.
Non a caso, infatti, lo Statuto del Comune di Reggio Emilia, citando l’articolo 11 della Costituzione Italiana, recita solennemente: “Reggio Emilia ripudia la violenza e la guerra come strumenti per la risoluzione dei conflitti, e promuove la pace attraverso gemellaggi e rapporti di amicizia, di cooperazione e collaborazione in ambito sociale, culturale, scientifico, artistico, economico ed educativo con altre città e paesi del mondo” (Articolo 5).
Per tutte queste ragioni la rete Europe for Peace di Reggio Emilia chiede a chi si appresta a governare la nostra Città l’istituzione dell’Assessorato alla Pace, alla Nonviolenza e alla Cooperazione internazionale, prevedendo la costituzione di una delega politica, di una struttura organizzativa stabile e lo stanziamento dei finanziamenti necessari al suo funzionamento nel bilancio di spesa corrente, per la realizzazione degli obiettivi di programmazione come di seguito indicati.
Crediamo infatti che sia fondamentale, ora più che mai, dotarsi di uno strumento istituzionale affinché la costruzione della pace con mezzi pacifici e la risoluzione nonviolenta dei conflitti diventino parte integrante della politica di convivenza e sviluppo del nostro territorio e, tramite esso, del nostro Paese e dell’Europa. Anche come forma di resistenza alla cultura bellicista che sempre di più si infiltra e dilaga a tutti i livelli.
LEGGI GLI OBIETTIVI DI PROGRAMMAZIONE
Il coordinamento Europe for Peace di Reggio Emilia – la rete delle organizzazioni pacifiste e nonviolente del territorio reggiano – aveva inoltre promosso l’Assemblea pacifista provinciale presso La Collina, a Codemondo di Reggio Emilia.