CESSATE IL FUOCO! Marcia della pace e della fraternita' Assisi

Nella Giornata Internazionale dei Diritti Umani, in occasione del 75° anniversario della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani (10 dicembre 1948-2023) si è tenuta una nuova marcia della pace e della fraternità per fermare le stragi, proprio a seguito del veto posto dagli Usa al testo della risoluzione del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite per un immediato cessate il fuoco a Gaza - Il VIDEO DELL'INCONTRO
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CESSATE IL FUOCO! Marcia della pace e della fraternita' Assisi

Marcia Perugia Assisi 10 dicembre
"Mentre a Gaza continua il massacro di civili, gli Stati Uniti votano contro il cessate il fuoco umanitarioMa cresce la mobilitazione del mondo per fermare le stragi. Gli Stati Uniti non vogliono l’immediato cessate il fuoco a Gaza. Davanti agli occhi del mondo, in uno dei momenti più drammatici della nostra storia, mentre a Gaza si sta consumando una immensa catastrofe umanitaria che minaccia l’esistenza di oltre due milioni di persone e di aggravare le tensioni internazionali, ieri gli Stati Uniti hanno posto il veto a una risoluzione del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite che chiedeva l’immediato cessate il fuoco.Ma la mobilitazione mondiale per fermare il massacro di innocenti a Gaza e portare immediato soccorso alle vittime continua a crescere. E domani, ad Assisi, si svolgerà una nuova Marcia della pace e della fraternità per fermare le stragi. Alla Marcia, promossa dalla Fondazione PerugiAssisi per la cultura della pace e dalla Coalizione AssisiPaceGiusta, hanno aderito 339 gruppi e associazioni, 100 Comuni e Province e le principali organizzazioni della società civile italiana.“Con un gesto eccezionale, il Segretario Generale dell’Onu Antonio Guterres aveva esortato gli Stati membri del Consiglio di Sicurezza a chiedere un cessate il fuoco immediato nella Striscia di Gaza per impedire la degenerazione della "catastrofe umanitaria" in corso. Ma gli Stati Uniti si sono assunti, da soli, la responsabilità di bloccare ancora una volta l’azione dell’Organizzazione delle Nazioni Unite.Esortiamo l’Assemblea Generale dell’Onu a fare ciò che il Consiglio di Sicurezza non è riuscito a fare, cioè ad approvare una risoluzione che richieda il cessate il fuoco.Il rifiuto di chiedere il cessate il fuoco pone gli Stati Uniti in netto contrasto con il dovere morale e politico della comunità internazionale di proteggere le persone e i popoli minacciati di genocidio e di intervenire per prevenire i crimini contro l’umanità (vedi il documento allegato “La responsabilità di proteggere e il dovere di intervenire”).Nel piccolo come nel grande, chi si assume la responsabilità di non intervenire contro un crimine si rende complice.Ora, anche l’Italia e l’Europa devono decidere da che parte stare. Dalla parte della legalità, del diritto internazionale e dei diritti umani, oppure dalla parte di coloro che lo stanno palesemente violando.I governanti che rifiutano la centralità del diritto e delle istituzioni democratiche anche per il sistema della politica internazionale si pongono al di fuori dell’ordinamento giuridico internazionale e alla testa di un progetto di ordine internazionale gerarchico dove a prevalere è la legge della forza sulla forza della legge. Dunque un progetto criminale.L’Italia e l’Unione Europea che hanno nel loro DNA i valori del ripudio della guerra, del rispetto della dignità umana e dei diritti umani, della libertà, della democrazia, dell'uguaglianza e dello Stato di diritto non possono più tacere. Devono dire all’opinione pubblica che invoca pace e giustizia, da che parte stanno.”Flavio Lotti, Fondazione PerugiAssisi per la Cultura della PaceMarco Mascia, Centro Diritti Umani Antonio Papisca, Università di Padova 
ASSISI, 9 DICEMBRE 2023 – Il 9 dicembre di 75 anni fa l’Assemblea generale delle Nazioni Unite adottava la Convenzione per la prevenzione e la repressione del crimine di genocidio (9 dicembre 1948) e, il giorno successivo, la Dichiarazione Universale dei diritti umani (10 dicembre 1948)


"La responsabilitA' di proteggere e il

dovere di intervenire

Considerazioni sulla responsabilità di proteggere le persone e i popoli minacciati e sul dovere di intervenire per prevenire i crimini contro l’umanità." 

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di Flavio Lotti, Fondazione PerugiAssisi per la Cultura di Pace eMarco Mascia, Centro Diritti Umani Antonio Papisca, Università di Padova
Fondazione PerugiAssisi per la cultura della pace - Ufficio stampaVia della Viola, 1 - 06122 PerugiaTel. 3351401733email stampa@perlapace.it  www.perlapace.it


REGISTRAZIONE INTEGRALE DELL'INCONTRO AD ASSISI






MOHAMAD ZAANOUN/Middle East Images/AFP via Getty Images

Il veto Usa alla risoluzione sul cessate il fuoco E' spietato

Agnés Callamard, segretaria generale di Amnesty International, ha così commentatoil veto posto dagli Usaal testo della risoluzione del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite per un immediato cessate il fuoco nei Territori palestinesi occupati e in Israele:

“Col loro veto, gli Usa hanno mostrato unospietato disprezzo per le sofferenze dei civilidi fronte a uno sconvolgente numero di vittime, alla vasta distruzione e a una catastrofe umanitaria senza precedenti in corso nella Striscia di Gaza occupata”.

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Assessora Jacopozzi Assisi

Cessate il fuoco: l'assessora Jacopozzi parteciperA' alla Marcia della Pace di Assisi

Il Comune di Parma ha deciso di aderire, nella Giornata Internazionale dei diritti umani, alla Marcia della Pace e della Fraternità che si terrà ad Assisi domenica 10 dicembre 2023, dal titolo Cessate il fuoco".L'assessora alla Pace Daria Jacopozzi parteciperà alla marcia domenica 10 dicembre.

ParmaToday | 7 DICEMBRE 2023

Assisi 2023
Assisi 2023

Il Comune di Parma grida con i costruttori di Pace: CESSATE IL FUOCO!

Si metta fine ad un sanguinoso conflitto che porta solo alla morte di bambini donne civili palestinesi e alla sofferenza e paura degli israeliani. Solo se tacciono le armi si può guardare al futuro, di due popoli e due stati, di diritti riconosciuti ad entrambi i popoli, palestinesi ed israeliani.
Ma SUBITO SUBITO SUBITO finisca questa violenza, violenza che viola tutte le leggi del diritto internazionale!

Daria Jacopozzi - Assessora partecipazione e pace del Comune di Parma 




La pace e' possibile, riconoscere lo Stato di Palestina

MARCIA DELLA PACE DI ASSISI. Domenica 10 dicembre: il Consiglio di sicurezza voti l'istituzione immediata del 194° Stato membro dell’Onu: quello palestinese che ora è solo «osservatore». Fermare la carneficina a Gaza, liberare gli ostaggi, per una sicurezza duratura sia per il popolo israeliano che per quello palestinese al quale vanno assicurati stessa dignità e diritti

di Flavio Lotti, Marco Mascia per il manifesto | 8 DICEMBRE 2023

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Palestina
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