Casa della Pace in manifestazione a Ghedi

Anche Casa della Pace di Parma ha partecipato alla manifestazione del 26 settembre davanti alla base militare di Ghedi a sostegno della Campagna “Italia, ripensaci” - Le FOTO
Disarmo

Casa della Pace in manifestazione a Ghedi


Una delle iniziative promosse dalla “Casa della Pace” di Parma è stata quella di aderire alla Manifestazione pacifista, il 26 settembre 2021, che si è svolta davanti al cancello principale dell’aeroporto militare di Ghedi (Brescia), sede di una base NATO, che attualmente contiene 30 testate nucleari (e altrettante si trovano ad Aviano). Questa data viene dedicata alla “Giornata internazionale per l’eliminazione totale delle armi nucleari”. Per l’occasione la redazione della rivista dei missionari saveriani “Missione Oggi”, insieme ad altre realtà di orientamento non-violento e pacifista, ha organizzato questo evento. La “Casa della Pace” era fra i promotori dell’iniziativa ed ha partecipato con una quindicina di attivisti. 

La manifestazione è stata un momento importante per rilanciare il sostegno alla Campagna “Italia, ripensaci” con cui si chiede ai parlamentari italiani di confrontarsi e discutere circa l’adesione dell’Italia al trattato ONU sulla proibizione delle armi nucleari del luglio 2017. I governi italiani che si sono succeduti da questa data non hanno mai preso in considerazione ciò. Non solo, ma nell’aeroporto militare di Ghedi sono previsti lavori per l’allargamento e l’allungamento della pista di lancio degli aerei militari di ultima generazione adatti a trasportare ordigni nucleari. 

Alla fine della manifestazione una delegazione di partecipanti ha consegnato una lettera al comandante della base che conteneva i motivi della protesta. Uno degli elementi più interessanti della giornata è stato quello di avere accanto almeno 7-8 giovani sindaci dei comuni della provincia di Brescia che hanno partecipato indossando la fascia tricolore. Un bel messaggio per il futuro! 

La strada per arrivare ad un disarmo globale e permanente è ancora lunga ma, iniziative come queste, servono a chiarire da che parte ci si posiziona come donne e uomini rispetto alla denuncia fatta da Papa Francesco che ha indicato come “eticamente immorale non solo l’uso, ma lo stesso possesso delle  armi nucleari e di distruzione di massa”.



Pubblichiamo la lettera, che tante associazioni hanno sottoscritto, diretta al comandante della base di Ghedi:

"Gentile Comandante, le scriviamo in questa giornata tanto particolare e significativa in cui a livello internazionale si chiede l’eliminazione totale delle armi nucleari. Per noi è l’occasione per diffondere consapevolezza sulla necessità e l’urgenza di un disarmo globale e permanente. 
Nonostante la strada sia ancora lunga siamo qui per ribadire il nostro impegno verso questa direzione. I dati sullo stato degli arsenali nucleari ad inizio 2021 sono allarmanti. Le testate sono 13.080 di cui la maggior parte detenute da Stati Uniti, nello specifico 5.500 di cui 1.800 dispiegate e pronte all’utilizzo e dalla Russia, nello specifico 6.255 di cui 1.625 dispiegate e pronte all’utilizzo. Come Lei sa, gli Stati Uniti nell’ambito del programma di “Nuclear sharing” dispiegano in Europa circa 150 testate con Italia, Germania, Paesi Bassi, Belgio e Turchia, di cui 20 presso la base che Lei comanda.
Tutto ciò a fronte di una chiara presa di posizione degli italiani, il 74% dei quali, vorrebbe rimuovere dal nostro territorio le testate nucleari statunitensi. 
Con l’iniziativa di oggi vogliamo inoltre richiamare l’attenzione sul Trattato per la messa al bando delle armi nucleari (TPWN) che attualmente vede la firma complessiva di 86 Stati, 56 dei quali lo hanno ratificato facendolo entrare in vigore. In Europa è stato ratificato solamente da Austria, Vaticano, Irlanda, Malta e San Marino.
Sosteniamo, quindi, la Campagna “Italia, ripensaci” per sensibilizzare e richiamare l’Italia di fronte alla necessità urgente di adottare questo strumento giuridicamente vincolante per la messa al bando e lo smantellamento delle armi nucleari.
Questa lettera per ribadire l’importanza di un continuo e costante confronto con la società politica e civile così da costruire insieme strade e percorsi di giustizia sociale e pace.
Sperando di conoscerLa in prossime occasioni, le auguriamo di costruire prospettive di futuro per un mondo più degno per tutti."

L’iniziativa è promossa dalla Rete Italiana Pace e Disarmo, Acli Provinciali di Brescia APS, Coordinamento Provinciale degli Enti Locali per la Pace e la Cooperazione Internazionale – Brescia, Casa della Pace di Parma, Missione Oggi, Movimento Nonviolento, Opal, Pax Christi, Socie e Soci di Banca Etica – Brescia, Fridays For Future; Movimento dei Focolari, Movimento Internazionale della Riconciliazione.


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