Festival della Pace 2023
«Assange e' il capro espiatorio per chi vuole attaccare il diritto di informazione»
Il 9 ottobre, nella prima giornata del Festival della Pace, si sono svolte due conferenze presentate da Donne in Nero Parma dal titolo "ABBIAMO IL DIRITTO DI CONOSCERE LA VERITÀ, SOSTENIAMO LA LIBERAZIONE DI JULIAN ASSANGE". E' stata offerta la possibilità di confrontarsi sul tema fondamentale del diritto all'informazione libera e su un tipo di giornalismo come quello d'inchiesta che viene sempre più messo in pericolo nel mondo di oggi. Il giornalismo d'inchiesta non è solo necessario per il funzionamento della nostra società, ma è uno degli strumenti fondamentali per combattere la deriva di stati che vanno sempre più verso una cosiddetta "Democratura", dalla crasi di democrazia e dittatura, un regime che non ammette opposizioni. Riccardo Noury, portavoce di Amnesty International Italia, in collegamento da Roma e Vincenzo Vita, giornalista del Manifesto e garante di Articolo21, hanno incontrato le scuole secondarie di II grado durante la mattinata presso il Cinema D'Azeglio, mentre alle ore 18:00 presso la Sala Conferenza dei Missionari Saveriani, hanno intrattenuto una platea ricca di cittadini con la partecipazione straordinaria del giornalista e fumettista Gianluca Foglia (Fogliazza).
Il portavoce di Amnesty International Italia ha illustrato in modo chiaro la vicenda che ha coinvolto Julian Assange in questi anni. "Assange ha ricevuto informazioni che ha ritenuto fondamentali per il pubblico e moltissime testate giornalistiche internazionali hanno sfruttato il suo lavoro" ha detto Riccardo Noury, parlando della vicenda WikiLeaks, "Oggi negli Stati Uniti Julian Assange rischia un processo irregolare perché è già ritenuto colpevole ancora prima di essere condannato. Non solo si prospetta una violazione dei diritti umani per un singolo, ma nel futuro, se Assange venisse estradato, qualsiasi giornalista potrebbe essere in pericolo e qualsiasi governo potrebbe facilmente imbavagliare la libertà di stampa".
Durante il suo intervento Vincenzo Vita ha presentato il libro "Il processo a Julian Assange. Storia di una persecuzione" di Nils Melzer, incaricato dalle Nazioni Unite di studiare il caso Assange come Relatore speciale sulla tortura e altre punizioni o trattamenti crudeli, disumani o degradanti dell'ONU. Vita ha ribadito quanto anche partendo dalle posizioni più scettiche nei confronti di Assange, come racconta Melzer nell'inizio del suo scritto, non si può che giungere alla conclusione che l'operato del giornalista australiano e di Wikileaks sia stato un'operazione legittima per svelare la verità facendo quello che ogni buon giornalista deve fare. Assange aveva già compiuto un lavoro di autoregolazione prima di pubblicare le informazioni che aveva ricevuto. "C'è una differenza grande tra segretezza e riservatezza. Gli stessi Stati Uniti d'America nella loro costituzione riconosco la sacralità della libertà di stampa e del lavoro del giornalista d'inchiesta" ha puntualizzato Vita.
Durante la mattinata inoltre l'Assessora alla Pace Daria Jacopozzi, il Presidente del consiglio comunale Michele Alinovi e la consigliera Anna Rita Maurizio, hanno presentato alle classi dell'ultimo anno di superiori un premio in onore di Julian Assange, che li vedrà mettersi in gioco in prima persona con la stesura di un elaborato sul tema "Riflessioni sulla Libertà di stampa". Per i primi classificati ci sarà un premio in libri.
GAZZETTA DI PARMA, 10 OTTOBRE
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Liberta' di pensiero
Annullare le accuse contro Julian Assange
Julian Assange, giornalista, programmatore e attivista, noto per la sua collaborazione al sito WikiLeaks. Amnesty International ci illustra il suo caso, famoso a causa di un mandato di arresto coperto da segreto da parte delle autorità americane.
Intervista esclusiva a John Shipton, padre di Julian Assange
Mentre l’imminente verdetto sull’estradizione verso la tana del lupo a stelle e strisce tiene gli attivisti di tutto il mondo con il fiato sospeso, un minuto e pacato signore è fiducioso sul futuro di Julian Assange. Il suo nome è John Shipton e, tra le meraviglie che la vita gli avesse mai potuto concedere, forse la più straordinaria è stata quella di regalare – e regalarci – il giornalista australiano.
Riccardo Ongaro per lindipendente.online | 20 SETTEMBRE 2023
Questo incontro è inserito all'interno diFestival della Pace 2023,promosso da Casa della Pace e Comune di Parma
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