Vivere per-dono: la storia di Olga, Lucia e Bernardetta
Uno spettacolo che narra la vicenda delle sorelle Saveriane Olga Raschietti, Lucia Pulici e Bernardetta Boggian, uccise in Burundi più di otto anni fa. Lo spettacolo si terrà in prossimità della GIORNATA DI PREGHIERA E DIGIUNO IN MEMORIA DEI MISSIONARI MARTIRI (24 marzo 2023) - NECESSARIA PRENOTAZIONE
In prossimita' della GIORNATA DI PREGHIERA E DIGIUNO IN MEMORIA DEI MISSIONARI MARTIRI (24 marzo 2023), verra' messa in scena a Parma,
la rappresentazione religiosa di Giuseppe Marchetti, ispirata al libro “Va’, dona la vita” (a cura) di Teresina Caffi.
Essa narra la vicenda delle nostre sorelle Olga Raschietti, Lucia Pulici e Bernardetta Boggian, uccise in Burundi più di otto anni fa. Lo spettacolo avrà luogo nell’incantevole cornice della chiesa di San Francesco del Prato.Trascorsi degli anni dal triplice delitto, del quale certi aspetti restano in parte ancora oscuri, è importante mantenerne vivo il loro ricordo. È quanto si prefigge la rappresentazione religiosa a loro dedicata. Essa prende il titolo dal tema del Festival della Missione (Milano 2022), “Vivere per-dono”, e focalizza in modo appropriato la testimonianza missionaria delle nostre tre sorelle: anziane, con gravi problemi di salute, ma che non si rassegnavano a stare lontano dalla loro gente, nonostante conoscessero i rischi della missione.
Il Burundi è un paese a forma di cuore, grande come il Piemonte e la Lombardia, pieno di vita e gioventù, ma anche di violenza, ingiustizia e corruzione. Le sorelle vivevano nella capitale Bujumbura, nel quartiere Kamenge, a pochi chilometri dal confine con la RDCongo, in cui tutte e tre avevano già lavorato.
Olga, Lucia e Bernardetta avevano operato per parecchi anni chi nel dispensario, chi aiutando le donne a essere indipendenti istruendole e insegnando loro un mestiere, chi nella catechesi. Hanno vissuto con fedeltà e coraggio, senza paura di mettere in gioco la propria stessa vita fino a “perderla”, arrivando alla testimonianza più alta.
È possibile penetrare un po’ di più questa apparente assurdità del loro “massacro”, insieme all’abisso di male che esso nasconde, soltanto alla luce del mistero della passione, morte e risurrezione di Gesù Cristo. La passione di Gesù è una macchina di morte perfetta come il progetto omicida che ha travolto le tre sorelle.
Gesù consegna se stesso, offrendosi per amore. Ugualmente anche Olga, Lucia e Bernardetta percorrono un cammino di dono progressivo, sacrifici offerti come Gesù nella sua passione, vittime innocenti come Gesù. Lui per primo, accettando la via del Calvario, ha percorso la strada della testimonianza, perseverante e fedele, fino alla suprema forma del “martirio”. Egli è come un seme di grano che, caduto a terra, muore: il seme, per diventare pianta, deve morire e risuscitare. «Se il chicco di grano caduto in terra non muore, rimane solo, se invece muore, produce molto frutto» (Gv 12, 24-26). C’è un dinamismo di morte che dà vita. C’è una morte feconda che fa crescere il seme e lo fa diventare spiga, capace quindi di frutto. L’effetto di questa morte è allora un “dare la vita” e la “sofferenza del perdere” diventa la gioiosa offerta nel dono di sé che dà senso all’esistenza.
La rappresentazione è organizzata da Missione Oggi con il Patrocinio della Diocesi di Parma, in collaborazione con le Missionarie di Maria e i Missionari Saveriani, il Centro Missionario di Parma, il Laicato Saveriano e quello delle Missionarie di Maria e la comunità dei Frati Minori Conventuali di San Francesco del Prato. Ad essi si aggiungono il patrocinio dell’Università Cattolica del Sacro Cuore e il Comune e la Provincia di Brescia. | Per partecipare è consigliata la prenotazione attraverso questo link: http://bit.ly/ViverePERdono |
(Fonte: www.saveriane.it)